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Covid-19: nessuna proroga dell’equiparazione a malattia per la quarantena lavoratori fragili

Per il 202 viene meno l’equiparazione a malattia del periodo di quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.

Per i lavoratori fragili e per quelli in quarantena cambiano le regole.

Se durante il 2021 hanno potuto contare sulle indennità economiche previste durante l’emergenza Covid-19, le stesse, per il 2022 non sono state prorogate per entrambe le categorie di lavoratori. Perciò viene meno l’equiparazione a malattia del periodo di quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.

A comunicarlo è l’INPS, con il Messaggio n.679 dell’11 febbraio 2022, che conferma l’impossibilità di erogare, nel 2022, le rispettive indennità economiche, dal momento che tale tutela è stata riconosciuta solo per gli eventi occorsi fino al 31 dicembre 2021.

Pertanto per l’anno 2022 in caso di quarantena per lavoratori fragili e per chi si trova in quarantena non è prevista nessuna proroga dell’equiparazione a malattia, così come nei casi di sorveglianza attiva Covid-19 o permanenza domiciliare, mentre è stata stabilita solo la proroga delle disposizioni che regolano lo svolgimento dell’attività di lavoro in modalità agile, secondo la disciplina definita nei contratti collettivi.

Tuttavia, una possibilità di riapertura potrebbe venire nei prossimi giorni dalla discussione di due specifici emendamenti presentati in sede di conversione in legge del decreto di proroga dello stato di emergenza Covid dove si chiede; la proroga dell’equiparazione della quarantena alla malattia dei lavoratori, dal 1° gennaio al 31 marzo 2022 e per i fragili, l’equiparazione al ricovero ospedaliero, quanto meno per i lavoratori del settore privato.

In tutto, servirebbero 80 milioni di euro.

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