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Contro l’inflazione premi di risultato aziendali fino a 3000€ senza tasse. Il governo sta “studiando”…

Fino a 3000 euro da parte delle imprese che volessero contributi riconoscere ai propri dipendenti.

Tra i primi provvedimenti che il governo sta valutando riferendosi alle misure anti-inflazione a protezione dei lavoratori e quindi per quello che interessa più da vicino i lavoratori è la proposta del ministro Giorgetti che strizza l’occhio al modello tedesco.

Il ministro propone di valutare una sorta di premio-indennità, fino a 3000 euro da parte delle imprese che volessero, in totale esenzione contributi e tasse, riconoscere ai propri dipendenti. L’iniziativa già applicata dalla Germania verrebbe sperimentata anche in Italia.

Pertanto i piani welfare aziendali diventano sempre più importanti nelle organizzazioni italiane. Infatti con queste politiche fiscali i fringe benefit possono essere uno strumento utile per le aziende e “prezioso” per i dipendenti che ne beneficiano. Già nel Decreto aiuti Bis del governo Draghi, la soglia di non imponibilità è stata alzata da 258, 23 a 600 euro. Nell’occasione si è introdotta la possibilità, da parte dei lavoratori, di utilizzare il bonus per pagare le bollette energetiche degli immobili posseduti o detenuti dal dipendente, dal coniuge o dai familiari, a prescindere da residenza o domicilio. Una cifra che è stata cumulata al bonus benzina che consente ai lavoratori che hanno diritto a entrambi i bonus, ad arrivare a un totale di 800 euro per il 2022.

Quindi il 2023, sul versante del welfare aziendale, potrebbe portare importanti novità, con la soglia esentasse che potrebbe crescere fino a 3000 euro.

Una misura pensata per mettere più soldi nelle tasche degli italiani e per combattere l’inflazione, che su base annua ha toccato il +11.9% spinta soprattutto dalla crisi energetica innescata dalla guerra tra Russa e Ucraina.

Se la misura verrà approvata, le imprese che hanno volontà di aderire pienamente al sistema welfare aziendale per aiutare i propri dipendenti a fronteggiare il rincaro del costo della vita, senza l’interposizione di un cuneo fiscale e senza cristallizzare aumenti salariali che potrebbero risultare insostenibili verranno messe in condizioni di farlo.

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