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Decreto fiscale e lavoro: Puntiamo sulla prevenzione, la repressione non evita di continuare a piangere vittime su vittime

La Confsal propone che siano investite maggiori risorse nella prevenzione

Se l’obiettivo è il rispetto delle misure di sicurezza gli strumenti repressivi non impediranno di piangere i morti sul lavoro, dunque la Confsal propone che siano investite maggiori risorse nella prevenzione.

“Aumentiamo il numero di ispettori tecnici e permettiamo loro di svolgere informazione, assistenza, consulenza, formazione e promozione, per una vigilanza attiva e non solo punitiva”, ha proposto il segretario generale Confsal Margiotta, durante l’Audizione informale alle commissioni 6. (Finanze e tesoro) e 11. (Lavoro e previdenza sociale) del Senato, svoltasi oggi nell’ambito dell’esame del decreto fiscale e lavoro.

“La sospensione dell’attività aziendale, così come è previsto dal decreto, ha aggiunto Margiotta, è una misura utile solo per fermare il lavoro irregolare ma controproducente se non dannosa se applicata per contrastare le irregolarità delle norme sulla sicurezza, perché va a interferire con gli strumenti già presenti”.
Infine la Confsal ha chiesto alle commissioni riunite del Senato che siano garantite le tutele per i lavoratori fragili fino alla conclusione dell’emergenza pandemica.

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