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Valori vincenti per l’impresa, per le persone, per il territorio e per l’ambiente.

Secondo la Comunicazione UE n. 681 del 2011, la Responsabilità Sociale d’impresa (Rsi) o Corporate Social responsibility (Csr) è, “la responsabilità delle imprese per gli impatti che hanno sulla società”. Secondo l’Unione europea, significa soddisfare le esigenze del cliente e saper gestire allo stesso tempo le aspettative di altri stakeholders, come ad esempio il personale, i fornitori e la comunità locale di riferimento.

L’elemento distintivo della Rsi è quello di affiancare alla responsabilità economica anche una responsabilità sociale, che crea valori tangibili e intangibili, per tutto ciò che sta intorno all’azienda. Valori vincenti per l’impresa, per le persone, per il territorio e, tema sempre più predominante, per l’ambiente.

Tuttavia, le imprese “responsabili”,che si impegnano seriamente per essere sempre più sostenibili continuano ad essere poche e sono stimate oggi tra il 10 ed il 15%. Sono imprese che piuttosto che fare interventi sociali appariscenti ben spendibili in termini di comunicazione, si concentrano nel “fare bene” le proprie attività caratteristiche.

Queste imprese hanno come finalità principale la qualità della produzione a favore dei clienti. Il benessere e la sicurezza dei lavoratori vengono dopo e soltanto alla fine, queste imprese, si impegnano nella crescita del territorio salvaguardando l’ambiente e riducendo gli impatti ambientali.  Il mondo del business è cambiato e le aziende che vogliono avere successo nei prossimi anni sanno che per creare valore a lungo termine, devono allineare i propri obbiettivi con quelli della società in cui operano. Le aziende dovrebbero abituarsi all’idea di lavorare non solo per i loro azionisti, ma anche per i dipendenti e le loro comunità, oltre che per il pianeta. I giorni in cui si cercava il guadagno facile a scapito del valore a lungo termine si stanno rapidamente allontanando nello specchietto retrovisore.

Responsabilità sociale non significa però soltanto adempiere a un dovere. Lavorare per affrontare le maggiori sfide dell’umanità, in particolare la disuguaglianza sociale, offre opportunità di business reali alle imprese con una visione chiara per il futuro e le aziende che si distingueranno nel prossimo decennio saranno quelle che vedranno nuove opportunità di crescita nella responsabilità sociale e svilupperanno modelli di business, prodotti e servizi che conterranno elementi sociali e pratiche responsabili.

Nel complesso le aziende nei prossimi anni per differenziarsi dal passato dovranno riuscire a rendere compatibili finalità di bene comune con finalità di profitto, non si può continuare a produrre a danno dell’ambiente e dell’uomo (in primis dell’uomo che lavora in azienda). Possiamo considerare l’impresa sostenibile quando essa integra nelle sue strategie, in una visione sistemica complessiva –ponendoli allo stesso livello d’importanza e priorità – tre grandi obiettivi:

1.             economici di profitto per remunerare equamente tutte le risorse ed i fattori produttivi impiegati, e per potere investire e generare innovazione;

2.      di benessere e di dignità delle persone non solo all’interno dell’azienda, ma in tutto il ciclo produttivo, affinché tutti gli interessati dall’attività aziendale siano non solo rispettati nella loro dignità, ma sviluppino crescita personale e professionale, in un clima inclusivo e scevro da discriminazioni;

3.      di salvaguardia dell’ambiente, con un’attenzione forte all’impatto sul nostro Pianeta di tutte le attività connesse all’azienda, attraverso un approccio di economia circolare, non solo attenta al riuso ed al risparmio di risorse, ma anche alle conseguenze per il clima e la biodiversità.

Alcuni imprenditori vogliono infatti mettere in evidenza la loro diversità, la loro serietà e la loro coerenza e questa costituisce spesso la spinta iniziale ovvero la voglia di “fare bene” il proprio mestiere di imprenditore con una reale utilità per le persone e per la società.

Ma poi, sovente, queste imprese scoprono che essere sostenibili è anche conveniente. Essere sostenibili significa anche guidare con agilità e mentalità volte alla crescita. La continuità aziendale può dipendere dalla capacità di riqualificare e migliorare la propria forza lavoro per l’era digitale, ma oggi è più importante che mai includere nella riqualificazione anche altri elementi come empatia, flessibilità e gestione dello stress. In poche parole, più ci si concentra sulle proprie persone e sulla responsabilità sociale, più si avrà successo. L’azienda nell’affrontare le sfide ed i cambiamenti non ha mai abbastanza preso sul serio i propri lavoratori con le loro professionalità acquisite (sul campo o sui banchi di scuola), ha sempre pensato di superare le crisi servendosi dell’innovazione tecnologica, trascurando l’apporto professionale acquisito dai propri dipendenti ed il contributo che questo può dare al superamento delle varie crisi.

È quasi superfluo dire che le aziende più resilienti oggi sono quelle che adottano la tecnologia per trasformare i propri processi. Se il Covid-19 ci ha insegnato qualcosa, questo è l’urgente necessità che ogni organizzazione al mondo diventi u un’impresa intelligente, il prima possibile. La tecnologia usata nel rispetto delle professionalità dovrebbe essere la regola principale nel rispetto della quale prendere decisioni intelligenti che supportano un futuro sostenibile con la società al centro.

Secondo diverse ricerche condotte su aziende di diversi Paesi, almeno sette sono le aree di possibile convenienza di un serio percorso di sostenibilità:

1.    un importante vantaggio di posizionamento strategico che alza le barriere all’ingresso per i competitori, grazie alla fidelizzazione dei segmenti di mercato più evoluti e sensibili, che scelgono di votare col portafoglio; tale tipologia di clienti è sovente meglio pagante e soprattutto in crescita nel tempo;

2.    una maggiore efficienza interna, con conseguente aumento di produttività, per il maggiore impegno e coinvolgimento dei dipendenti e dei collaboratori nelle attività dell’azienda; infatti, sentirsi ascoltati, rispettati e coinvolti, esprimere la propria creatività sul lavoro, poter condividere gli obiettivi aziendali, trovarsi in un ambiente stimolante ed innovativo accresce la passione per il lavoro ed aumenta l’impegno e la lealtà dei collaboratori;

3.    contratti e rapporti più chiari e di fiducia con fornitori e clienti: un rapporto più cordiale e collaborativo con tutta la filiera permette da una parte una co-progettazione capace di inglobare nel ciclo produttivo nuove esigenze e dall’altra fa scoprire nuovi spazi di efficienza lungo tutta la catena di settore;

4.    una migliore reputazione per l’impegno dell’azienda sui diversi fronti della sostenibilità, che si traduce in consolidamento e forza di mercato e sovente anche in maggiore prezzo riconosciuto (price premium) dai clienti; le aziende di interi settori vivono grazie alla loro reputazione, e perderla è per loro un danno enorme;

5.    minore rischio, maggiore resilienza e più solidità nel tempo, perché le imprese responsabili hanno minore conflittualità perché più inclusive, e quindi hanno minori costi legali e di conflitto; inoltre, operando con un orizzonte temporale di lungo periodo, hanno maggiore stabilità e durata nel tempo;

6.    maggiore comprensione da parte dei cittadini per gli eventuali errori, che inevitabilmente prima o poi capitano; se i clienti capiscono che non c’è malafede e che c’è voglia di rimediare alla radice saranno più comprensivi con l’azienda;

7.    capacità d’innovazione, conseguenza dell’impegno a ridurre l’impatto sull’ambiente e ad aumentare la soddisfazione dei bisogni delle persone; l’attività di ricerca e sviluppo per la sostenibilità porta le imprese responsabili ad essere spontaneamente “proattive”, naturalmente capaci di anticipare vincoli e regolamentazioni future.

L’impresa responsabile ha effettuato la scelta di fondo di investire in un percorso verso la sostenibilità tenendo conto insieme di tutte le sue tre componenti. Le sue strategie si concretizzano con coerenza in comportamenti, attività che attuano le sue scelte di fondo. È un’impresa con un atteggiamento nuovo, che sceglie di orientare i suoi investimenti alla produzione sostenibile di beni o servizi. Tale spirito permea l’azienda a partire dal vertice imprenditoriale coinvolgendo su tali obiettivi aziendali tutti i collaboratori, ai diversi livelli perché è dalla collaborazione congiunta tra diversi soggetti che possono svilupparsi nuove prospettive e risultati promettenti.

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