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L’Inps pagherà la quarantena, in arrivo i fondi, mentre la Germania…

Il governo potrebbe stanziare circa 900milioni di euro

Lo scorso agosto, l’Inps aveva comunicato, con la nota n°2842, che “per il 2021 il legislatore non ha stanziato nuove risorse” e che, quindi, non era possibile retribuire tutti i lavoratori in quarantena.
In molti, a seguito della notizia, si sono domandati se fosse una situazione corretta e immediate furono le polemiche che si sollevarono dal mondo politico e sindacale, tanto che il governo dichiarò, tramite il ministro Orlando, l’intenzione di trovare le risorse necessarie per ristabilire l’indennità per i lavoratori che, venuti a contatto con un positivo al Covid-19, si trovassero in stato di quarantena domiciliare.
Nel Consiglio dei ministri che si svolgerà oggi, c’è l’intensione di colmare il vuoto di tutela che si è creato varando un finanziamento di 900milioni di euro per i lavoratori che, essendo stati contagiati dal coronavirus, sono costretti in casa e senza la possibilità di lavorare in smart working.
Non è ancora chiaro come il governo intenda procedere, al momento le indiscrezioni vedono allo studio un meccanismo a doppio binario che serve per garantire maggiori tutele ai fragili e ai lavoratori dipendenti.
Infatti, sono numerose le categorie di lavoratori a rischio che non riceverebbero nessuna indennità in caso di contagio e che, per la tipologia di lavoro che svolgono, non possono nemmeno proseguire l’attività in smart working.
Certamente non è accettabile l’ipotesi formulata che in caso di quarantena e nell’impossibilità di svolgere lo smart working sia l’impresa a farsi carico della malattia del lavoratore o si utilizzi permessi retribuiti o non retribuiti.
Tuttavia, non è ancora certo che verrà stanziato il fondo seppure le prime indiscrezioni sono in questa direzione, c’è un aspetto curioso che riguarda la Germania che ha comunicato che non verranno più riconosciute le indennità ai lavoratori non vaccinati che fossero obbligati a fare la quarantena, come stabilito dal ministro della Salute, Jens Spahn, in accordo con i colleghi dei Laender.
Un altro aspetto di come il “sistema Europa” si stia muovendo sulla lotta al Coronavirus e sulla vaccinazione.

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