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La pandemia ha accelerato tendenze che trasformeranno il mondo del lavoro

Considerazioni su come questa pandemia ha influito sul mondo del lavoro

Il lavoro a distanza e le riunioni virtuali continueranno, anche se meno intensamente rispetto al picco della pandemia.

La McKinsey Global Institute (Mgi) sostiene che circa il 20-25% della forza lavoro nelle economie avanzate potrebbe lavorare da casa da tre a cinque giorni a settimana. Questo rappresenta da quattro a cinque volte più lavoro a distanza di prima della pandemia e potrebbe indurre un grande cambiamento nella geografia del lavoro, dato che gli individui e le aziende si spostano dalle grandi città ai sobborghi e alle piccole città.
Alcuni lavori che tecnicamente possono essere fatti a distanza sono meglio se fatti di persona. Negoziazioni, decisioni aziendali critiche, sessioni di brainstorming, fornire un feedback sensibile e l’inserimento di nuovi dipendenti sono esempi di attività che possono perdere un po’ di efficacia se fatte in remoto.


Alcune aziende stanno già pianificando di passare a spazi di lavoro flessibili dopo le esperienze positive con il lavoro a distanza durante la pandemia: questa mossa ridurrà lo spazio complessivo di cui hanno bisogno e porterà meno lavoratori negli uffici ogni giorno. Un sondaggio con 278 manager compiuto dalla McKinsey nell’agosto 2020 ha rivelato che in media, hanno pianificato di ridurre lo spazio degli uffici del 30 per cento. La domanda di ristoranti e negozi in centro città e di trasporto pubblico potrebbe diminuire di conseguenza. 


Il lavoro a distanza potrebbe anche ridurre i viaggi d’affari, dato che l’ampio uso di videoconferenze durante la pandemia ha inaugurato una nuova accettazione delle riunioni virtuali e di altri aspetti del lavoro. Mentre i viaggi di piacere e il turismo probabilmente rimbalzeranno dopo la crisi, il dipartimento travel di McKinsey stima che circa il 20% dei viaggi d’affari, il segmento più redditizio per le compagnie aeree, potrebbe non ritornare. Questo avrebbe significativi effetti a catena sull’occupazione nel settore aerospaziale commerciale, negli aeroporti, nell’ospitalità e nella ristorazione.


L’ e-commerce e le altre transazioni virtuali sono in piena espansione. Nel 2020, la quota di e-commerce è cresciuta da due a cinque volte il tasso precedente il Covid. Circa tre quarti delle persone che hanno usato i canali digitali per la prima volta durante la pandemia dicono che continueranno a usarli quando le cose torneranno alla normalità, secondo le indagini McKinsey Consumer Pulse condotte in tutto il mondo. 
Anche altri tipi di transazioni virtuali come la telemedicina, l’online banking e lo streaming dell’intrattenimento hanno preso piede. Le consultazioni mediche online attraverso Practo, una società di telemedicina in India, sono cresciute più di dieci volte tra aprile e novembre 2020. Queste pratiche virtuali potranno diminuire un po’ con la riapertura delle economie, ma è probabile che continuino ben al di sopra dei livelli visti prima della pandemia. 


Questo passaggio alle transazioni digitali ha favorito la crescita dei lavori di consegna, trasporto e immagazzinaggio. In Cina, i posti di lavoro nell’e-commerce, nelle consegne e nei social media sono cresciuti di oltre 5,1 milioni nella prima metà del 2020.

Prima della pandemia, le stime dicevano che solo il 6% dei lavoratori avrebbe avuto necessità di trovare lavoro in occupazioni con stipendi più alti. Una ricerca post-COVID, ha scoperto che non solo una quota maggiore di lavoratori avrà probabilmente bisogno di uscire dalle ultime due fasce salariali, ma anche che circa la metà di essi avrà bisogno di competenze nuove e più avanzate per passare a occupazioni di una o anche due fasce salariali più alte.

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