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Metasalute non tanto in “salute”…

Ogni metalmeccanico, da contratto, vede versare dalla propria azienda di appartenenza, 156euro annui per una cifra totale di circa 316 milioni di euro annui...

Con la Circolare n. 6 del 20 dicembre 2021, Metasalute, il fondo sanitario dei Metalmeccanici, ha annunciato che, a partire dal 1 gennaio 2022, le prestazioni saranno limitate ed i piani prevedranno una serie di scoperti e franchigie a carico dei lavoratori.

La notizia passata sotto tono, complici soprattutto i mass-media, sta allarmando molti aderenti al fondo, circa 2 milioni, che non riescono ad avere informazioni adeguate. Infatti le informazioni Fondi sono difficili da reperire poiché la vigilanza su di loro spetta al Ministero della salute, mentre quello sulle assicurazioni all’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni. Questo naturalmente non aiuta.

Nel contempo, Metasalute giustifica il ricorso alla modifica unilaterale contrattuale a causa dell’attuale fase pandemica. Tale situazione, secondo il Fondo, sta generando una fase di profondi cambiamenti nel settore della sanità, con un costante aumento delle richieste di prestazioni. Pertanto il Fondo ha reso necessario introdurre una compartecipazione degli iscritti attraverso l’individuazione di franchigie e scoperti e un aggiornamento dei Piani sanitari. Peccato che per gli aderenti non sia ancora chiara l’entità dei scoperti e delle franchigie.

Per tanti aderenti, però, la perplessità maggiore è che tale decisione sembrerebbe sia stata presa senza contattare le parti sociali, sebbene la sanità integrativa sia un beneficio contrattuale obbligatorio per i metalmeccanici anche perché unico Fondo riconosciuto contrattualmente. Alla faccia del libero mercato!

Pertanto un’altra “bufera” si abbatte sul Fondo Metasalute, dopo quella generata dall’associazione Altroconsumo che guidò oltre un migliaio di ricorsi per pratiche commerciali scorrette e discriminazioni nell’erogazione dei rimborsi e facendosi riconoscere un risarcimento da 6 milioni di euro nei confronti di Intesa Sanpaolo Rbm Salute e una multa da un milione di euro a Previmedical, provider di servizi a cui era stata affidata la gestione e la liquidazione delle pratiche di sinistro.

Intanto milioni di aderenti rischiano di rimanere con il “cerino in mano”…

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