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RESOCONTO DELL’INCONTRO AL MINISTERO DEL LAVORO, CONVOCATO DAL MINISTRO MARINA CALDERONE PER L’INIZIO DI UN CONFRONTO CON LE PARTI SOCIALI PER LA SSL.

Il primo incontro sulla salute e sicurezza convocato dal Ministro Calderone è stato un buon inizio di un percorso che condividiamo come metodo.” – ha dichiarato il segretario Generale della Confsal Angelo Raffaele Margiotta.

Si è svolto in data 12 gennaio 2023 il Tavolo al Ministero del Lavoro, alla presenza del Ministro Marina Calderone, sulla questione Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro. La Confsal ritiene che si debba agire soprattutto dal lato della prevenzione perché, come da sempre afferma il Segretario Generale Margiotta “è meglio prevenire piuttosto che punire”. Per fare questo ovviamente servono risorse importanti da non valutare come costi bensì come investimento a fronte degli enormi costi sociali ed economici cui ogni anno andiamo incontro con questa piaga cronica e storica degli infortuni. All’incontro – che si è svolto in presenza nella sala D’Antona nella sede del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – ha partecipato a nome della Confsal, Giovanni Luciano, presidente Osservatorio della Sicurezza Confsal. All’incontro erano presenti tutte le Parti sociali e molti rappresentanti del Governo in aggiunta al Ministro del lavoro Dott.ssa Calderone. Infatti, sono intervenuti anche i Ministri Paolo Zangrillo (Funzione Pubblica), Giuseppe Valditara (Istruzione), Orazio Schillaci (Salute), il Viceministro Francesco Paolo Sisto (Giustizia) e altri esponenti in rappresentanza di altri dicasteri. Alla riunione hanno preso parola anche il Presidente e il direttore dell’INAIL, un rappresentante dell’INPS, il Capo dell’INL e tutti i rappresentanti delle istituzioni o degli stakeholders che, a vario titolo, hanno attinenza col tema della salute e della sicurezza sul lavoro. La Ministro Calderone ha aperto la riunione proponendo un percorso metodologico di incontri a cadenza quindicinale, con temi specifici da affrontare di volta in volta, preannunciando la convocazione del primo di questi incontri il 26 gennaio 2023 con all’ordine del giorno la sicurezza in tirocinio e/o alternanza scuola-lavoro. La responsabile del dicastero del Lavoro e delle Politiche sociali ha poi proseguito toccando alcuni dei principali nodi che, secondo il suo parere, andranno sciolti riferendosi alla revisione del ruolo delle figure previste dal sistema di prevenzione e protezione definite nel D.lgs 81/08 e di come andranno affrontati argomenti quali la semplificazione delle procedure, la maggiore attenzione sui rischi specifici e la maggiore attenzione alla Sorveglianza sanitaria.

Una sottolineatura molto forte è stata dedicata all’attenzione che va posta nei controlli e nella vigilanza nel mondo degli appalti. Il tutto plaudendo al metodo di concertazione utilizzato nel corso della pandemia del Covid-19, che ha portato alla stipula e ai successivi aggiornamenti dei Protocolli anticovid nei posti di lavoro. La Ministro ha anche parlato molto del caso di mancato risarcimento alla famiglia del povero ragazzo deceduto recentemente nel corso di una esperienza di alternanza scuola-lavoro. Aspetto dovuto a una normativa che, ha dichiarato, verrà modificata (DPR 1124 del 1965, cosiddetto Testo Unico delle assicurazioni obbligatorie contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. ndr). Come Confsal, ci siamo dichiarati disponibili a partecipare fattivamente al percorso del confronto sui vari temi. Con l’occasione abbiamo posto la questione che l’Italia ormai ha l’urgente necessità di un massiccio investimento nella sicurezza sul lavoro. Questione ormai di primaria importanza, per i lutti e per il dolore subiti dalle vittime e dalle loro famiglie, ma anche perché infortuni e malattie professionali provocano un danno economico, ogni anno, stimato del 6,3% di PIL. Svariate decine di miliardi che incidono sulla produttività del sistema Paese. Prima di accennare ai punti principali del “Decalogo per la prevenzione partecipata”, che la Confsal ha presentato come documento di proposta in precedenza all’incontro, abbiamo ricordato alcuni numeri. Numeri che parlano: ✓ 8, sono gli anni in cui ormai i dati degli infortuni e delle malattie professionali non calano più (dal 2015), ✓ 6,3, come già detto è la percentuale di PIL che il Paese paga ogni anno, ✓ 1,55 miliardi di euro, è l’avanzo di bilancio Inail previsto per il 2023, che chiuderà sicuramente a non meno di 2 miliardi di avanzo positivo in sede di consuntivo, ✓ 40, circa, sono i miliardi del bilancio Inail che la Tesoreria dello Stato tiene bloccati in deposito infruttifero. La nostra chiosa, nell’illustrare, appunto, i punti principali del nostro decalogo si è basata sulla necessità che l’Inail, a cui tutti hanno fatto riferimento nel corso degli interventi, venga dotato dell’autonomia necessaria per poter chiudere i bilanci in pareggio e poter spendere le proprie risorse nelle attività di risarcimento alle vittime ma, soprattutto, nella prevenzione, affinché ci siano molte vittime in meno. Filosofia che è alla base delle proposte della Confsal. “Il primo incontro sulla salute e sicurezza convocato dal Ministro Calderone è stato un buon inizio di un percorso che condividiamo come metodo.” – ha dichiarato il segretario Generale della Confsal Angelo Raffaele Margiotta. Attendiamo fiduciosi il prossimo Tavolo.

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